AVIS: SERVONO GIOVANI DONATORI

Nel 2021 sono stati 1970 i nuovi iscritti ad AVIS (i donatori nella nostra provincia ora sono 26196) e le donazioni hanno segnato un +1472 rispetto al 2020 (36986 sacche di sangue e 5745 di plasma, oltre alle 518 donazioni di piastrine).

I numeri confortanti sono stati dati sabato 26 marzo durante l’assemblea provinciale di AVIS. «Donatori e donazioni in aumento rispetto il 2020 sono risultati positivi – dice Nevio Boscolo Cappon, Presidente Provinciale- ma siamo solo a metà del lavoro. I dati rispetto al 2019 sono comunque in calo. Le difficoltà sono molte: non solo non sono diminuite, ma sono addirittura aumentate in particolare sul fronte della mancanza di personale sanitario (in particolare medici) per garantire le giornate di donazione.

L’obiettivo per il 2022 non sarà solo farsi conoscere e aumentare il numero dei donatori, ma anche avere donatori consapevoli dell’importanza, anzi della profonda necessità, del loro dono e della regolarità dello stesso. Dobbiamo far capire ai donatori che ogni goccia donata è indispensabile per salvare una vita, dobbiamo renderli consapevoli che il loro dono è insostituibile. Come farlo?

OBIETTIVO REGOLARITÀ DONATORI

Per il 2022 saranno previste alcune azioni:

  1. un corso dedicato al personale che accoglie i donatori
  2. L’impegno da parte delle Avis comunali a chiamare direttamente i donatori. A questo scopo è stato aperto il servizio di chiamata a livello provinciale a supporto del lavoro delle comunali
  3. Puntiamo ad aumentare la raccolta nel week-end, sabato e domenica sono infatti i giorni più richiesti da parte dei donatori per problematiche di famiglia e di lavoro. Questo tipo di raccolta deve essere assolutamente potenziato in collaborazione con l’azienda sanitaria.

OBIETTIVO GIOVANI

Nel 2022 sarà rinnovata la convenzione con i gruppi scout del territorio e verrà aumentata
la presenza nella scuola, non solo negli ultimi anni della secondaria, ma a tutti i livelli. Incontrare gli studenti significa incontrare i loro insegnati e la loro famiglia, significa piantare dei piccoli semi nella terra.

In particolare per quanto riguarda i Giovani, l’obiettivo è quello di ricostituire un gruppo provinciale che sia rappresentativo di tutto il territorio. Negli ultimi anni Avis fa sempre più fatica a parlare ai giovani tra i 18 e i 30 anni.

«Abbiamo bisogno di allargare la base associativa dei donatori parlando ai giovani- dice Boscolo – riteniamo fondamentale offrire ai nostri ragazzi dei momenti di aggregazione e di formazione associativa, dando loro la possibilità di progettare e organizzare da soli iniziative e seminari ed incentivandoli a partecipare alle tante iniziative organizzate dal Gruppo Regionale e dalla Consulta Nazionale».

«L’anno prossimo sarà la 70a assemblea della nostra Avis – ha concluso poi Boscolo – un momento importante per riscoprire i valori che ci legano e dare nuova dignità al nostro lavorare insieme».

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