Venezia: carceri al limite della decenza

Si è svolta giovedì 9 giugno la visita dei rappresentanti della Fp Cgil Veneto e Fp Cgil Nazionale presso la Casa Circondariale S. Maria Maggiore di Venezia e la Casa di Reclusione Donne della Giudecca.

La visita – spiega Gianpietro Pegoraro, coordinatore regionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria – ha confermato che ben poco è stato fatto in termini di investimenti infrastrutturali per migliorare le condizioni di sicurezza in entrambi gli istituti penitenziari.

“Dopo quattro giorni nelle carceri venete abbiamo la certezza che sarà un’estate molto calda negli istituti del Veneto, temiamo fortemente per incolumità di lavoratrici e lavoratori: le condizioni di detenzione e le gravi situazioni di carenze di organico sia di personale di polizia penitenziaria che del personale civile (come ad es. educatori ed assistenti sociali) acuiscono i carichi di lavoro rappresentano un pericoloso mix esplosivo” –  aggiunge Franca Vanto della Segreteria FP CGIL Veneto.

“Nella visita di Santa Maria Maggiore è emersa poca attenzione ai diritti dei lavoratori: postazioni di lavoro indecorose per chi rappresenta lo Stato nelle Carceri, sedie rotte e mancanza di impianti di condizionamento, una struttura sporca ai limiti della decenza. Urgono immediati interventi che tutelino concretamente il personale della Polizia Penitenziaria” evidenzia Mirko Manna della FP CGIL Nazionale .

Ieri, venerdì 10 giugno abbiamo incontrato il Provveditore e lo abbiamo sollecitato di  farsi carico di interventi concreti, ad esclusione di Padova e Verona, la situazione nelle carceri venete è disastrosa-
Auspichiamo, inoltre, che la Ministra Cartabia e il Capo del Dap Renoldi, inviino ispezioni ministeriali dopo aver letto le nostre relazioni. Dignità e rispetto sono costituzionalmente garantite per tutti i lavorator

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